Le 5 buone ragioni per visitare il Kenya
Sono tantissimi gli Italiani che, ogni anno, decidono di andare in vacanza in Kenya. Sono molte le ragioni che spingono tanti nostri connazionali a visitare quesa nazione dell’Africa centrale ricca di fascino ammaliante come una dolce fanciulla, affascinante come un bel tramonto, emozionante con la nascita di un figlio, colorata come un cielo d’estate.
Tralasciando la sua storia, spesso legata all’influenza Araba, il Kenya è conosciuta, assieme ad altre nazioni (Tanzania, Sudafrica), sopratutto per i safari, ma se analizziamo la posizione geografica, la conformazione geologica e gli scenari naturali, il Kenya dalle tante virtù è la meta ideale per farsi conquistare da un male, per fortuna non fisico, ma altrettanto incurabile, emozionale e sentimentale conosciuto come il Mal d’Africa. Conosciamo assieme questo stupendo paese:

1) Il clima
Seppur variando da una zona all’altra, il clima del Kenya si mantiene sempre piacevole tutto l’anno. Caldo ed umido sulla costa e mite all’interno è un clima che, per la vicinanza dell’equatore, non ha mai un inverno come siamo abituati a pensarlo.
Ovvio nell’interno, sulle alture o sui monti occorrebbe coprirsi e anche bene, soprattutto la sera, ma l’unico fastidio che spesso indispettisce i turisti è determinato dai periodi delle piogge: grandi piogge (marzo-maggio, periodo spesso evitato dai turisti), e piccole piogge (ottobre-dicembre). Piogge che sono sempre provocate dalla costanza dei venti: il caldo Kaskazi (proveniente da nord-est) e l’umido Kuzi (che soffia da sud-est), venti che rendono altrettanto affascinante un paese speciale, come il Kenya, anche sotto l’acqua.

2) Parchi e riserve
È il paese dei tantissimi parchi e riserve che si sviluppano quasi sull’intero territorio nazionale. Tra i più famosi l’Amboseli, lo Tsavo (immenso e diviso in due Est-Ovest), lo Sibiloi. Ne esistono altri, non meno belli, magari meno turistici come l’Aberdare, il parco del Lago Nakuru o quello del monte Kenya ( la vetta più alta del Kenya con i suoi 5199 mt) o l’Hell’s Gate, ognuno con le sue peculiarità ma con un denominatore comune: la bellezza della natura che fa da contorno alla “poesia” della presenza di splendidi animali :dai ricercati Big Five (bufalo, rinoceronte, elefante, leone e leopardo), alle allegre giraffe ai milioni di fenicotteri rosa del Lago Nakuru.
Da non sottovalutare le riserve tra le tante il Masai Mara continuazione geografica del Serengeti tanzaniano oppure la bellissima silhouette del Kilimangiaro (che si trova in territorio Tanzaniano) che si disegna visitando il parco Amboseli tra facoceri, zebre e babbuini.
Che dire pura sensazione di libertà.

3) Il mare
A sole otto ore di volo dall’inverno italiano, niente di più colorato per i tanti amanti dello snorkeling, tra delfini e isolotti, dove poter gustare pesce ed aragoste davanti ad un barbecue allestito in spiaggia, magari dopo un bellissimo bagno. L’acqua cristallina, la varietà di pesce nei fondali, ma sopratutto la sorridente popolazione locale farà da contorno alla tintarella. Per chi non sa nuotare, nessun problema, il fenomeno delle maree, apparentemente fastidioso, allontana il mare per centinaia di metri dal bagnasciuga, rendendo il paesaggio unico. Sarà facile la ricerca della piscina naturale più bella, le stelle marine (di cui il mare del Kenya abbonda) o i pesce palla sempre super fotografati.

4) Le strutture alberghiere
Sono stati gli italiani a capire, forse per primi, le potenzialità turistiche del Kenya. Molti noti imprenditori hanno investito sulla costa sopratutto di Malindi e Watamu, in resort e alberghi (molto numerosi anche le Guesthouse gestite da italiani) con standard ricettivo molto alto.
Non dimentichiamo, intriganti per la loro posizione e conformazione, i lodge (spesso lussuosi) e i campi tendati allestiti (anche per preservare il territorio) nei parchi a pochi passi dall’habitat naturale di animali selvaggi, base logistica di moltissimi safari organizzati in zona da un giorno a settimane intere.

5) I popoli.
Quello che spesso fa innamorare dell’Africa, ciò che è la causa del Mal d’Africa è la popolazione del Kenya. Tra Masai, Turkan, Borana , Pokot, Samburu (solo alcune delle etnie Kenyane) non potrai che vedere gente che ha sempre il sorriso sulle labbra, forse più che in ogni parte del mondo, e che fa della sua filosofia la scelta di vita e che ha inspirato scrittori e registi cinematografici: la filosofia dell’ Hakuna Matata che letteralmente significa “senza pensieri”.
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